C'è davvero tanto in ballo soprattutto in termini emotivi. Dopo anni di studio universitario, esami, tirocini, tesi, ancora tirocini, uno ha voglia di mettersi in gioco, iniziare a costruire la sua professione, iniziare ad avere un minimo di indipendenza economica grazie al lavoro per cui ha studiato molto. E invece no. C'è questo esame che di fatto rimescola le carte in tavola. Puoi anche esserti laureato con il 110 e Lode e aver fatto tirocinio nelle migliori strutture del globo, ma se non passi questo esame rimani sulla carta un "semplice" laureato in psicologia. Qui naturalmente non si parla dell'utilità/inutilità dell'esame (per me tra l'altro è utilissimo, ma con alcuni aspetti da rivedere), ma dell'importanza emotiva che questo esame ha per il proprio futuro personale e lavorativo. Senza aver passato questo esame non puoi lavorare per la professione dei tuoi sogni...questo in effetti mette un po' di ansia.
Lascio qualche piccolo consiglio per vivere il più serenamente possibile questa fase della propria vita professionale:
- - Un po' di ansia fa parte del gioco: fai in modo che la tensione sia di aiuto e stimolo e non che al contrario ti rallenti o ostacoli;
- - Non studiare da solo: confrontati con compagni, iscriviti a gruppi Facebook sull'EDS dove puoi confrontarti con persone nella tua stessa situazione;
- - Ascolta i consigli di chi ci è già passato...ma non troppo: i consigli sono sempre utili per aiutarti a costruire un'immagine il più prevedibile possibile dell'esame. Attenzione però che i consigli degli altri non generino ancora più ansia (soprattutto storie apocalittiche di gente bocciata, gente che ha avuto crisi ecc che spesso sono cose che uno non sa come sono andate realmente);
- - Organizzati ascoltando le tue esigenze: se i tuoi compagni iniziano a studiare 8 mesi prima e tu non lo ritieni necessario perché studi meglio sotto pressione, fai come credi sia meglio per te. Se sei una persona che invece ama avere tutto pronto settimane prima in modo da dover ripassare e basta e i tuoi compagni ti dicono che sei esagerato e metti ansia, non ascoltarli e fai come ritieni sia più giusto per te! L'esame è anche un momento di confronto con sé stessi;
- - Vivi l'esame in modo costruttivo (W la motivazione intrinseca!): non è vero che l'esame è inutile, è solo ansia e angoscia. Ha senz'altro i suoi difetti, ma comunque serve per riorganizzare lo studio degli esami passati e soprattutto conoscere la deontologia, imparare come analizzare un caso e come costruire un progetto. Se lo si vive con l'ottica che è comunque un'occasione per imparare per il proprio futuro professionale, lo si affronta con molta meno fatica!
- - Se non passi l'esame, non vuol dire che non sarai mai un bravo professionista: sento spesso la frase "Se non passo questo esame mollo tutto!". Proprio per le mille variabili in gioco, in nessun modo questo esame può essere la prova certa delle tue conoscenze e competenze su questa professione. Cerca di non vivere l'esame come una questione di vita o di morte tanto da mettere in discussione il tuo futuro, soprattutto se è il lavoro che desideri fare. Se ti bocceranno lo ripeterai e saprai come correggere il tiro per la sessione successiva, nel frattempo puoi comunque cominciare a guardarti in giro per il lavoro futuro o fare corsi. Va bene la rabbia iniziale se dovesse accadere, ma non mollare!
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