CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

Impara a gestire ansia e panico

Gestisci e affronta l'ansia con strategie semplici ed efficaci e tecniche di rilassamento psicocorporeo

Supera un momento difficile e ritrova la serenità

Ricomincia da te e affronta al meglio il malessere legato ad un momento difficile

Impara a conoscerti e ad avere cura di te

Conosci i tuoi bisogni, riscopri le tue capacità e rinforza le tue risorse

Migliora le tue relazioni e la tua comunicazione

Comunica in modo efficace, gestisci i conflitti e vivi al meglio il tuo rapporto con gli altri

Gestisci i comportamenti poco utili

Liberati di vecchie abitudini distruttive e scopri nuovi comportamenti più utili per raggiungere il benessere che meriti

Inizia un percorso breve ed efficace

Utilizzo metodologie di terapia psicologica breve evidence based

ANSIA DA ESAME DI STATO PSICOLOGIA: qualche consiglio per viverlo al meglio e non farsi prendere dall'ansia


L'Esame di Stato è una tappa obbligatoria per tutti gli studenti di psicologia che desiderano poi lavorare come psicologi. Questo esame viene spesso associato all'ansia, alla tensione per via della mole di studio e per la durata a volte interminabile. Non posso negare che un po' di ansia c'è ed è anche sano che ci sia. L'importante però è non vivere questa tappa come un'angoscia, bloccarsi e addirittura evitare di fare l'esame per la paura. 

PERCHE' QUESTO ESAME POTREBBE METTERE ANSIA?

C'è davvero tanto in ballo soprattutto in termini emotivi. Dopo anni di studio universitario, esami, tirocini, tesi, ancora tirocini, uno ha voglia di mettersi in gioco, iniziare a costruire la sua professione, iniziare ad avere un minimo di indipendenza economica grazie al lavoro per cui ha studiato molto. E invece no. C'è questo esame  che di fatto rimescola le carte in tavola. Puoi anche esserti laureato con il 110 e Lode e aver fatto tirocinio nelle migliori strutture del globo, ma se non passi questo esame rimani sulla carta un "semplice" laureato in psicologia. Qui naturalmente non si parla dell'utilità/inutilità dell'esame (per me tra l'altro è utilissimo, ma con alcuni aspetti da rivedere), ma dell'importanza emotiva che questo esame ha per il proprio futuro personale e lavorativo. Senza aver passato questo esame non puoi lavorare per la professione dei tuoi sogni...questo in effetti mette un po' di ansia.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l'imprevedibilità di questo esame. Persone molto brave e preparate possono inaspettatamente essere fermate, così come persone che se la sono sempre un po' cavata in realtà passano le prove al primo colpo e senza troppi sforzi. Purtroppo il fattore c**o (fattore fortuna per i più raffinati) non è da sottovalutare. Basta che esca una traccia per cui non sei preparato perché hai approfondito altro, una difficoltà nella gestione dei tempi, il fatto di non aver centrato benissimo la traccia e rimani fregato; o viceversa esce l'unica cosa che hai studiato e vai tranquillo. Per questo motivo consiglio sempre e comunque di provarlo...dai il massimo e vedi come andrà!
Altro fattore potenzialmente ansiogeno è il carico di lavoro. L'impostazione delle prove è diversa rispetto ad alcune richieste dell'università e anche a volte dalle richieste della realtà professionale. Purtroppo pochi (tra università e tirocini) hanno avuto la possibilità di imparare a fare progetti, approfondire il codice ed esercitarsi sui casi clinici o comunque esercitarsi bene sulle tracce con la stessa impostazione e richieste dell'esame. La sensazione all'inizio dello studio è un po' di disorientamento perché non si sa con sicurezza come strutturare bene un progetto, come analizzare bene un caso clinico, come impostare bene un tema da prima prova. I miliardi di pareri online e libri con approcci differenti non sono poi di aiuto nel chiarire la confusione. 

QUALCHE SANA STRATEGIA

Lascio qualche piccolo consiglio per vivere il più serenamente possibile questa fase della propria vita professionale: 
  • - Un po' di ansia fa parte del gioco: fai in modo che la tensione sia di aiuto e stimolo e non che al contrario ti rallenti o ostacoli;
  • - Non studiare da solo: confrontati con compagni, iscriviti a gruppi Facebook sull'EDS dove puoi  confrontarti con persone nella tua stessa situazione;
  • - Ascolta i consigli di chi ci è già passato...ma non troppo: i consigli sono sempre utili per aiutarti a costruire un'immagine il più prevedibile possibile dell'esame. Attenzione però che i consigli degli altri non generino ancora più ansia (soprattutto storie apocalittiche di gente bocciata, gente che ha avuto crisi ecc che spesso sono cose che uno non sa come sono andate realmente);
  • - Organizzati ascoltando le tue esigenze: se i tuoi compagni iniziano a studiare 8 mesi prima e tu non lo ritieni necessario perché studi meglio sotto pressione, fai come credi sia meglio per te. Se sei una persona che invece ama avere tutto pronto settimane prima in modo da dover ripassare e basta e i tuoi compagni ti dicono che sei esagerato e metti ansia, non ascoltarli e fai come ritieni sia più giusto per te! L'esame è anche un momento di confronto con sé stessi;
  • - Vivi l'esame in modo costruttivo (W la motivazione intrinseca!): non è vero che l'esame è inutile, è solo ansia e angoscia. Ha senz'altro i suoi difetti, ma comunque serve per riorganizzare lo studio degli esami passati e soprattutto conoscere la deontologia, imparare come analizzare un caso e come costruire un progetto. Se lo si vive con l'ottica che è comunque un'occasione per imparare per il proprio futuro professionale, lo si affronta con molta meno fatica!
  • - Se non passi l'esame, non vuol dire che non sarai mai un bravo professionista: sento spesso la frase "Se non passo questo esame mollo tutto!". Proprio per le mille variabili in gioco, in nessun modo questo esame può essere la prova certa delle tue conoscenze e competenze su questa professione. Cerca di non vivere l'esame come una questione di vita o di morte tanto da mettere in discussione il tuo futuro, soprattutto se è il lavoro che desideri fare. Se ti bocceranno lo ripeterai e saprai come correggere il tiro per la sessione successiva, nel frattempo puoi comunque cominciare a guardarti in giro per il lavoro futuro o fare corsi. Va bene la rabbia iniziale se dovesse accadere, ma non mollare!
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