CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

Impara a gestire ansia e panico

Gestisci e affronta l'ansia con strategie semplici ed efficaci e tecniche di rilassamento psicocorporeo

Supera un momento difficile e ritrova la serenità

Ricomincia da te e affronta al meglio il malessere legato ad un momento difficile

Impara a conoscerti e ad avere cura di te

Conosci i tuoi bisogni, riscopri le tue capacità e rinforza le tue risorse

Migliora le tue relazioni e la tua comunicazione

Comunica in modo efficace, gestisci i conflitti e vivi al meglio il tuo rapporto con gli altri

Gestisci i comportamenti poco utili

Liberati di vecchie abitudini distruttive e scopri nuovi comportamenti più utili per raggiungere il benessere che meriti

Inizia un percorso breve ed efficace

Utilizzo metodologie di terapia psicologica breve evidence based

GESTIONE DEGLI ALUNNI DIFFICILI: 5 consigli per gestire al meglio studenti demotivati e oppositivi

Molti insegnanti possono vivere un forte senso di frustrazione davanti ad alunni con bassa motivazione agli apprendimenti, che ottengono risultati minimi o insufficienti e a volte disturbano o hanno atteggiamenti oppositivi. La gestione di questi studenti diventa ancora più complessa quando c'è poco tempo e bisogna andare avanti con il programma e bisogna gestire contemporaneamente altri alunni con difficoltà di apprendimento. Come poter vivere al meglio questa situazione? 
Ecco alcuni consigli su come coinvolgere uno studente con poca motivazione:

1-Aiutare lo studente ad affrontare la paura del fallimento e altre idee negative su di sé: anche se apparentemente questi studenti appaiono spavaldi e tutto d'un pezzo, molto spesso dietro agli atteggiamenti oppositivi si nasconde una forte insicurezza, una bassa autostima e la paura del fallimento. Le idee che uno studente ha su di sé possono influenzare moltissimo la motivazione. Ad esempio uno studente che pensa "tanto non ce la farò" oppure "è troppo difficile, non sono bravo in questa materia" potrebbe effettivamente rinunciare al compito ancora prima di cominciarlo oppure, paradossalmente, avere una prestazione inferiore rispetto alle proprie potenzialità per via di questa convinzione. Rendere consapevole l'alunno di questi meccanismi, può aiutarlo a migliorarsi e interrompere il circolo vizioso che si è creato. Aiutare lo studente a sentirsi "in grado di..." invece che rinforzare l'idea "non hai mai voglia di far niente", può fare davvero la differenza;

2- Trovare una connessione tra interessi personali dello studente e didattica: la motivazione è una tendenza naturale ad imparare per crescere positivamente. Le più moderne teorie sull'apprendimento confermano che tanto più ciò che impariamo è legato alla nostra crescita personale (e quindi legato ai nostri interessi e modi di essere), tanto più la motivazione ad apprendere sarà elevata. Trovare quindi un collegamento tra gli interessi dello studente e ciò che si studia, aiuta molto a mantenere viva l'attenzione e stimolare la curiosità;


3- Creare una relazione empatica e di sostegno: una relazione umana nutriente con una figura di riferimento autorevole, rispettosa ed accogliente è la base per aiutare uno studente in difficoltà. Spesso gli alunni oppositivi e demotivati hanno vissuto relazioni problematiche che hanno rinforzato il loro senso di inadeguatezza.  Questo rende ancora più difficile costruire una relazione positiva con loro perché spesso questi alunni portano a rifiutarli, allontanarli e mettono alla prova anche le persone più pazienti. Fare la differenza offrendo un modello relazionale costruttivo, può aiutarli a vivere al meglio la scuola e gli apprendimenti, nonché offrire un modello relazionale diverso rispetto a quelli che hanno vissuto in passato dentro e fuori dalla scuola;

4 - Aumentare il senso di responsabilità e l'autonomia dello studente: specialmente per gli studenti più grandi, permettergli di definire degli obiettivi chiari consente di stimolare l'autonomia e la motivazione. Piuttosto che imporre dall'esterno e dire loro cosa fare, favorite un atteggiamento attivo da parte dello studente, lasciando che definisca degli obiettivi fattibili (inizialmente anche minimi), in modo che possa iniziare a padroneggiare la responsabilità delle proprie azioni;

5 - Creare un clima cooperativo in classe: il rapporto uno a uno è importante, ma sicuramente un clima in classe positivo è altrettanto fondamentale. Avere un ambiente ordinato, sicuro e inclusivo, favorire la didattica inclusiva e il cooperative learning permetterà di creare occasioni motivanti per coinvolgere gli alunni con maggiori difficoltà;



Per approfondire
-  "Come motivare gli alunni difficili: strategie cognitive e relazionali" - Barbara McCombs, James Pope, Ericsson


Sono Elisa Brucoli, psicologa e tutor dell'apprendimento.
Nel mio lavoro aiuto i genitori, gli insegnanti e i ragazzi a vivere al meglio lo studio e la scuola, sostenendoli nella ricerca di strategie efficaci e di un metodo di studio personalizzato. Su questo sito puoi trovare materiali, strumenti e informazioni completamente gratuite per approfondire le difficoltà scolastiche, potenziare al massimo la didattica inclusiva e il benessere psicologico a scuola.
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