- -individuare un'ipotesi diagnostica
- -una o più ipotesi di diagnosi differenziale
- -gli strumenti di valutazione per confermare l'ipotesi o per fare diagnosi differenziale
- -il piano di intervento e trattamento
- -In genere si inizia la stesura del tema facendo un breve riassunto delle informazioni anagrafiche riportate nella traccia (se il soggetto è uomo o donna, l'età, stato civile, lavoro ecc) e il motivo della richiesta;
- -Analisi della domanda: successivamente al riassunto, l'inizio di ogni caso richiede un minimo di analisi della domanda. Se le informazioni non sono riportate nel caso è bene specificare che andranno indagate;
- -Analisi relazionale: come sono le relazioni del soggetto? Riportare le informazioni sulla famiglia, sulle relazioni intime e amicali. Anche in questo caso se non sono riportate è bene indagarle.
- -Storia personale: alcune tracce ripercorrono la storia del soggetto quindi può essere utile riportare gli eventi significativi. Anche in questo caso se non viene riportata la storia personale è bene specificare che alcune informazioni potrebbero essere indagate.
- -Ipotesi diagnostiche: si procede con l'analisi dei sintomi. Se non si hanno tutte le informazioni o se ne si hanno solo alcune è bene indagarle e poi ricollegare le caratteristiche dei sintomi ad uno (ipotesi diagnostica) o più disturbi (diagnosi differenziali).
- -Valutazione: la valutazione prevede la somministrazione di test che potrebbero confermare l'ipotesi diagnostica e che aiutano nella diagnosi differenziale e ulteriori colloqui in integrazione ai test.
- -Intervento: in questo punto possono essere utili le metodologie e le tecniche studiate per la seconda prova. Lo psicologo può fare sostegno, promozione del benessere, prevenzione e riabilitazione. Nello spazio dedicato all'intervento è bene specificare il setting (individuale, di coppia o familiare) e predisporre eventuali invii (psicoterapeuta, psichiatra o medico per ulteriori accertamenti)
CONSIGLI PER PASSARE LA TERZA PROVA
- -Non andare nel panico se non azzecchi esattamente la diagnosi: lo scopo della valutazione di questa prova non è tanto sapere se azzecchi la diagnosi, ma capire il tuo ragionamento clinico, cioè quali sono state le informazioni nel testo che ti hanno portato ad ipotizzare una problematica piuttosto che un'altra;
- -Non serve studiare a memoria tutti i criteri del DSM: non è una prova di memoria! E' necessario conoscere le caratteristiche principali del disturbo, conoscere almeno i sintomi che differenziano il disturbo A dal disturbo B ;
- -Ripassa anche la seconda prova e i test che hai studiato per la prima: la seconda prova è utile per ripassare le tecniche e le metodologie di intervento, i test della prima prova aiutano nel caso in cui vengano richiesti strumenti specifici per valutare il caso;
- -Esercitati sulle vecchie tracce: più casi analizzerai più allenerai il pensiero clinico!
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
- -Il DSM-5
- -Casi Clinici del DSM-5
- -Siti utili per trovare i principali test per ogni disturbo: Giunti OS e Erickson
- -Linee guida di intervento NICE (se avete dubbi su come procedere è sufficiente usare google cercando ad esempio "linee guida NICE depressione" per trovare i protocolli standard di intervento)
- - Libri di psicologia clinica/ tecniche del colloquio/ tecniche di analisi della domanda
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