Condivido un video che mi ha colpito molto, tratta del tema della neurodiversità e di come sarebbe auspicabile approcciare ad essa. Il video si sofferma in particolare sull'autismo e sull'ADHD, ma anche i disturbi dell'apprendimento (DSA) rientrano in questa categoria. In questo articolo trovate il video originale e una traduzione!
"Differenti funzionamenti neurologici, come l'autismo o l'ADHD, secondo il modello medico della salute mentale, vengono considerati come disfunzionali, disturbi o disabilità. C'è poca attenzione nell'aiutare le persone con queste caratteristiche ad accettare sé stessi, scoprire e gioire dei loro punti di forza e trovare un posto nella società che valorizzi il loro essere diversi. Quando si pensa alla diversità, si pensa alle diverse etnie o all'orientamento sessuale, ma c'è un altro tipo di diversità che probabilmente si conosce meno: la neurodiversità.
La neurodiversità si associa all'idea che le differenze neurobiologiche tra le persone devono essere riconosciute e rispettate. La neurodiversità è parte del nostro patrimonio genetico e della storia evolutiva della nostra specie. I geni dell'autismo e dell'ADHD non sono errori, ma sono il risultato di variazioni del genoma umano che hanno avuto e continuano ad avere un vantaggio nella nostra società. Uno dei geni associati con l'ADHD, il gene DRD4, è conosciuto come il gene della ricerca della novità, si presenta nella storia dell'evoluzione umana oltre 10.000 anni fa. Anche i geni associati all'autismo sono rintracciabili già 10.000 anni fa. I ricercatori affermano che le variazioni genetiche associate all'autismo potrebbero essere state positivamente selezionate durante l'evoluzione umana perché hanno contribuito a sviluppare capacità di memorizzazione eccezionali, una percezione visiva, gustativa e degli odori superiore alla norma, uno sguardo attento ai dettagli e una comprensione maggiore dei sistemi, come ad esempio del comportamento animale. Queste caratteristiche persistono nel pool genetico umano perché sono ancora vantaggiose.
Come psicologo che lavora con questi bambini, dico sempre ai genitori che hanno la possibilità di scegliere tra provare a cambiare il bambino ad adattarsi all'ambiente o cambiare l'ambiente in modo che si adatti al bambino.
Ci sono moltissimi microhabitat e sub-culture nel mondo. Per gli individui con autismo e ADHD, avere successo è possibile trovando una nicchia che si adatti alle loro caratteristiche, una nicchia sociale che permette ai loro punti di forza di emergere e di ridurre le difficoltà. Gli individui con ADHD ad esempio tendono a funzionare bene nelle situazioni che evolvono rapidamente, che variano e questo si associa alla creatività e al pensare fuori dagli schemi. Potrebbe intraprendere una carriera come comico, detective, interprete, giornalista, tecnico EMT o fotografo.
Non sto dicendo che avere l’autismo o l’ADHD è facile e non ho intenzione di sminuire la sofferenza che può derivare da una condizione di neurodiversità. Ma è ora che il mondo veda la bellezza e il valore delle differenze cerebrali. La mia visione si associa ad una società che tollera la neurodiversità, che accetta gli altri e dove le differenze sono celebrate perché danno un nuovo apporto alla condizione umana. Vorrei che i bambini con diversi funzionamenti cerebrali venissero incoraggiati a trovare un posto nella società invece di adattarsi all’idea di normalità delle persone. La diversità, da ogni punto di vista, rende il nostro mondo un posto migliore e le persone che hanno diversi funzionamenti cerebrali sono una grossa parte di esso."
Sono Elisa Brucoli, psicologa e tutor dell'apprendimento.
Nel mio lavoro aiuto i genitori, gli insegnanti e i ragazzi a vivere al meglio lo studio e la scuola, sostenendoli nella ricerca di strategie efficaci e di un metodo di studio personalizzato. Su questo sito puoi trovare materiali, strumenti e informazioni completamente gratuite per approfondire le difficoltà scolastiche, potenziare al massimo la didattica inclusiva e il benessere psicologico a scuola.
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