Chi lavora nell'ambito scolastico sperimenta quotidianamente le difficoltà associate al catturare l'attenzione dei ragazzi verso le materie di studio. Alcuni obiettivi degli insegnanti sono infatti il ridurre le distrazioni e, soprattutto, evitare la noia, stimolando il più possibile la curiosità e l'interesse verso l'argomento. Già a partire da questa situazione quotidiana ci si accorge della stretta relazione che intercorre tra attenzione e apprendimento e non solo: attenzione e apprendimento sono anche legate indissolubilmente alla memoria e alla motivazione degli alunni, il che rende tutto ancora più complicato.
L'attenzione non è un costrutto unitario, ma esistono diversi tipi di attenzione, ciascuno con le sue caratteristiche, potenzialità e limiti. Diversi autori, anche molto recenti, si sono occupati del concetto di attenzione. Gli studiosi concordano in particolare sul fatto che le capacità attentive possono essere così suddivise:
- attenzione selettiva: attenzione focalizzata su uno stimolo ritenuto rilevante mentre il resto viene lasciato in secondo piano. Ci permette dunque di scegliere a cosa prestare attenzione;
- attenzione divisa: capacità di suddividere l'attenzione su più compiti contemporaneamente, aspetto spesso compromesso negli alunni con
DSA o particolari deficit intellettivi, associandosi spesso a lentezza e imprecisione nell'elaborazione delle informazioni
- attenzione sostenuta: sforzo attentivo prolungato su uno o più stimoli considerati rilevanti, associata al concetto di vigilanza;
- attenzione alternata: la capacità di shiftare (cambiare) il focus attentivo da uno stimolo all'altro
Come potenziare al massimo l'attenzione dei ragazzi durante le lezioni in modo che l'apprendimento sia significativo?
Ecco qualche strategia semplice e pratica da provare in classe:
- - Muoversi frequentemente all'interno della classe, passando tra i banchi o semplicemente stando in piedi
- - Preparare la lezione nei minimi dettagli: conoscere bene l'argomento e avere tutto pronto (eventuali slides, video, ecc dovrebbero essere già predisposti per ridurre i tempi di attesa)
- -Preparare gli studenti anticipando le attività della giornata scandendo i momenti e dando delle piccole anticipazioni
- - Ridurre la spiegazione orale e lasciare più spazio alla pratica e alle attività che prevedono la partecipazione degli studenti (spazio alle domande, attività in gruppo, ecc)
- - Porre domande interessanti innescando una discussione che attivi la curiosità e il dibattito tra gli alunni
- Variare spesso il tono di voce e avvertire quando c'è una cosa a cui bisogna prestare molta attenzione (ad es. "Adesso aprite bene le orecchie!")
- - Divertirsi durante la spiegazione, presentare l'argomento creando suspance o rendendo l'attività divertente e coinvolgente
- - Strategie di gestione dello spazio: limitate i rumori indesiderati, liberare lo spazio da stimoli superflui tenendo l'ambiente ordinato, far sedere gli alunni più disattenti davanti e lontano da possibili distruttori (finestre, porte, cestino, ecc)
- - Non sottovalutare il contatto oculare: un insegnante che guarda fisso il libro o il computer mentre spiega potrebbe apparire poco coinvolgente. Cercate lo sguardo degli alunni, soprattuto di quelli che si distraggono più facilmente
- - Fatevi sentire e fatevi vedere: tutti gli alunni devono sentirvi bene e devono vedervi facilmente
- - Spazio alla tecnologia: usare slides, video, cartelloni, immagini, giochi didattici online...tutto ciò che può attirare l'attenzione senza distrarsi dal compito. Anche usare un semplice laser per indicare su una slide o uno schema proiettato a che punto si è può essere di grande aiuto. Chi si perde un attimo, trova subito la strada
Sono Elisa Brucoli, psicologa e tutor dell'apprendimento.
Nel mio lavoro aiuto i genitori, gli insegnanti e i ragazzi a vivere al meglio lo studio e la scuola, sostenendoli nella ricerca di strategie efficaci e di un metodo di studio personalizzato. Su questo sito puoi trovare materiali, strumenti e informazioni completamente gratuite per approfondire le difficoltà scolastiche, potenziare al massimo la didattica inclusiva e il benessere psicologico a scuola.