È PIGRIZIA O DEPRESSIONE?
Ti è mai capitata quella giornata in cui l’unica cosa che volevi fare era non fare niente? Magari con un fortissimo desiderio di stare a letto o sdraiato sul divano tutto il giorno, e non pensare a problemi, responsabilità e altre rotture?
Dunque, i giorni pigri, senza motivazione, senza avere ispirazione, i cosiddetti giorni fiacchi, li hanno moltissime persone ed è normale che di tanto in tanti ricapitino nell’arco dell’anno. L’attenzione costante al successo, alla produttività e al dover sempre fare qualcosa, magari anche sentendosi in competizione con gli altri, ha reso il riposo, i momenti di passività e i giorni di stacco, come se fossero sbagliati, non normali. Tante persone si sentono in colpa per non essere riusciti ad essere sufficientemente produttivi e se non si lavora allora si sta perdendo tempo, si è dei fannulloni.
Il problema poi arriva anche quando il bisogno di essere sempre al lavoro e produttivi alimenta uno stato di stress cronico e di esaurimento fisico ed emotivo. E allora se non fai niente, non produci allora vuol dire che sei depresso e se fai troppo non riesci più a fare niente e così ti ritrovi incastrato.
Capita spesso che le persone che vengono da me in consulenza mi chiedano, dottoressa, ma se tutta questa voglia di non far niente non fosse pigrizia e fosse depressione? Magari sono malato e il mio atteggiamento è la manifestazione della depressione.
Partiamo dal presupposto che per qualsiasi dubbio, per avere una risposta chiara e soprattutto calata sulla tua situazione specifica, puoi rivolgerti ad uno psicologo. Fai sempre attenzione a farti autodiagnosi che magari alimenti delle preoccupazioni non necessarie. Lo scopo di questo articolo è divulgativo e informativo, se ti riconosci nelle mie parole che ti lascio oggi parlarne con un professionista della salute mentale è la scelta più utile ed efficace.
Proviamo quindi a capire se ci sono dei segnali che differenziano la depressione dalla pigrizia
OSSERVA DA QUANTO TEMPO TI CAPITA: L’APATIA E LA VOGLIA DI NON FARE NIENTE PERSISTONO PER SETTIMANE
In genere uno stato di pigrizia si accompagna alla stanchezza infatti spesso sopraggiunge dopo un periodo particolarmente stressante e ricco di impegni. Tendenzialmente lo stato di pigrizia dura qualche ora o massimo pochi giorni. Magari poi noti che varia molto durante la giornata: non hai voglia di fare alcune cose, mentre altre, magari più piacevoli e stimolanti, ti attivano e ti danno piacere. Lo stato di depressione è pervasivo e persistente. Le giornate appaiono in scala di grigi, difficilmente ci sono cose che danno piacere, ispirano, stimolano. Difficilmente la persona nota delle fluttuazioni, piuttosto c’è un costante senso di impotenza, vuoto, svogliatezza e non importa cosa si fa o cosa le persone dicono. Quando parliamo di depressione si fa riferimento ad una compromissione della salute mentale che per essere curata necessita di aiuto professionale e se necessario richiede anche una terapia farmacologica
RICORDA CHE LA DEPRESSIONE VA OLTRE LA VOGLIA DI NON FARE NIENTE
Quando c’è uno stato di depressione si potrebbero notare anche sentimenti di mancanza di speranza, solitudine, disperazione, tristezza, rabbia. La persona che ha questi vissuti può sentirsi esausta, senza energie e ogni cosa che si fa sembra non avere senso, non è piacevole. È come se la quotidianità fosse piatta per diversi giorni e settimane. Può capitare il giorno o anche un paio di giorni in cui magari per un motivo particolare si sente tutto in modo più attutito. Nella situazione di depressione anche le cose che prima piacevano e davano soddisfazione adesso è come se avessero perso la loro energia. Quindi la persona potrebbe ritrovarsi a stare a casa tutto il giorno, per diversi giorni e tende ad isolarsi, non solo perché non ha voglia di fare niente, ma perché avverte anche senso di vuoto, incompiutezza e tantissime altre emozioni
HAI LA SENSAZIONE DI CADERE IN UN BARATRO, COME SE LE COSE STESSERO SFUGGENDO DI MANO
Se la pigrizia prende il sopravvento, nasce poi spontaneamente il bisogno di rimettersi in piedi. Dopo pochi giorni pigri poi si riesce a rimettersi in sesto e a ritrovare la motivazione. Alcune persone tra l’altro si sentono bene nella loro pigrizia. Non è un problema per loro il non avere voglia di non fare niente. In un possibile stato depressivo si ha la sensazione di perdere il controllo, come se il malessere si diffondesse a macchia d’olio. Il non voler fare influenza anche il tuo lavoro, la scuola, le tue relazioni e in generale la tua vita personale. Quindi se il tuo essere pigro influenza in modo significativo la tua quotidianità, come se ci fosse un ostacolo costantemente presente nella tua vita, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo. Magari non è depressione, ma può essere comunque un modo per prenderti cura di te perché meriti di vivere le giornate al meglio
NOTI CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA TUA QUOTIDIANITÀ
La pigrizia può portare ad essere svogliati anche nel prendersi cura di sé. Magari non hai voglia di cucinare, fatichi ad alzarti dal letto, eviti di fare attività fisica, ma tutto sommato in poco tempo questa non voglia rientra, magari motivandoti un po’ recuperi voglia e le cose migliorano. In uno stato di depressione potresti notare dei cambiamenti significativi nella tua vita quotidiana. Potresti dormire troppo o troppo poco rispetto al tuo ritmo, noti cambiamenti di appetito in cui mangi poco o in eccesso con relativo cambiamento del peso e soprattutto noti un senso di fatica così forte da non riuscire a fare anche piccole attività quotidiane o magari le fai, sforzanti, per poi non riuscire a fare nient’altro.
Un criterio importante per osservarsi e capire cosa sta accadendo può essere notare quanto riesci ad interrompere lo stato di apatia e svogliatezza. La pigrizia può essere semplice da interrompere: a volte basta leggere qualcosa, parlare con qualcuno, vedere qualcosa che ispira o avere una nuova idea che si interrompe e si ritorna attivi. In queste situazioni, paradossalmente, l’essere pigri può essere molto utile perché un momento di passività può aiutare a trovare ispirazione, scoprire cose nuove e ritrovare la carica. Nello stato di depressione non è così facile interrompere il malessere. Non si sceglie di essere depressi, non è un qualcosa da cui si entra ed esce con lo schiocco di dita. Non basta fare una passeggiata, farsi un giro con un amico o fare qualcosa di divertente per farla passare. Infatti Le persone che vivono con la depressione mi raccontano anche di un forte senso di colpa o anche di vergogna per non riuscire ad uscire da questo baratro, vissuti che vengono influenzati anche dalla tendenza generale delle persone a sottovalutare o sminuire queste emozioni.
Se ti riconosci in alcuni segnali di cui ti ho parlato oggi o anche solo per curiosità e vuoi capire meglio il tuo stato d’animo, non esitare a contattare uno psicologo.
Bibliografia
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