CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico dall'infanzia all'età adulta. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

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ATTACCHI DI PANICO O ATTACCHI D'ANSIA? Distinguere attacco di ansia e attacco di panico

Ma qual è la differenza tra avere un attacco di ansia e avere un attacco di panico? Come si distinguono? Quello di cui parliamo in questo articolo è una delle domande più frequenti che le persone mi pongono in consulenza, soprattutto perchè c’è molta confusione su questo tema. Spesso si usano ansia e panico come sinonimi e quindi comunemente questi termini vengono confusi. Questa confusione arriva anche in seduta e le persone mi chiedono “Ma Dottoressa, c’ho gli attacchi di panico o è ansia forte?” e non riuscire a capire che cosa sta succedendo nella mia mente e nel mio corpo può effettivamente aumentare molto il malessere. 


Naturalmente ansia e panico hanno diverse manifestazioni e sintomi comuni, però effettivamente c’è una differenza, tant’è che anche in psicoterapia richiedono trattamenti differenti.

Partiamo da che cos’hanno in comune. Gli stati di ansia e di panico condividono uno stato di disagio emotivo, in particolare entrambe queste reazioni attivano la risposta attacco fuga, se non sai di che cosa ti tratta ne ho parlato in uno scorso video, dai un’occhiata sul canale. Ansia e panico quindi non sono per nulla piacevoli. Dal punto di vista corporeo, entrambe le reazioni emotive portano  ad esempio ad accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, tensione muscolare, sensazione di nodo alla gola, sensazione di stordimento e difficoltà di respirazione. 

Veniamo però adesso alle differenze. Se prendiamo il manuale di psicologia clinica, gli attacchi di ansia non vengono mai citati. Quindi, per definizione, se dobbiamo fare i precisetti, al momento non esiste una diagnosi di attacco di ansia. Esiste l’ansia, che è una reazione emozionale, sana e normale se mantenuta entro certi limiti; viene senz’altro citato dai manuali l’attacco di panico e in particolare il disturbo di panico, adesso li vediamo nel dettaglio.

Prima di spiegare tutto, però ci tengo a fare una precisazione perchè un errore che spesso si fa è immaginarsi le nostre emozioni come compartimenti stagni. Se provo l’ansia non posso provare altre emozioni, oppure se sto provando panico non posso provare altre emozioni. Ma le emozioni, più che compartimenti stagni vanno pensate come sfumature, come se fossero lungo una linea, si mescolano tra loro e possono intensificarsi o decrescere. Ecco quindi che un normale e fisiologico stato di ansia, a causa di determinati meccanismi di pensiero, può crescere sempre di più fino a diventare uno stato ansioso più forte, quindi possiamo anche definirlo un attacco di ansia, e all’instaurarsi di altrettanti meccanismi può diventare panico. E a sua volta il panico, grazie ad esempio ad alcuni esercizi che si insegnano in terapia, può diventare ansia meno devastante e poi gradualmente tornare ad essere semplicemente ansia. 

Ti ho già parlato di che cos’è l’ansia in un video precedente, non mi dilungo qui, ti invito a vederlo se vuoi approfondire ulteriormente. Gli attacchi di ansia si associano ad una crescita graduale di preoccupazioni e di anticipazioni negative di quello che accadrà. In questa parentesi temporale, la persona ha pensieri catastrofici e avverte sensazioni fisiche come quelle che descrivevo prima. Gli attacchi di ansia hanno durata variabile, possono durare qualche minuto o qualche ora, dipende dalla persona e dalla situazione. Durante un attacco di ansia la persona sperimenta disagio, ma tutto sommato riesce a funzionare, quindi fa quello che deve fare, ma sintomi fisici e pensieri negativi sono in sottofondo. 

Gli attacchi di panico sono un’esperienza estremamente comune, molto più comune di quello che si pensa, quindi se li sperimenti non sei un alieno. L’attacco di panico comporta una paura fortissima, quasi soverchiante, che attiva nella persona una forte paura di perdita del controllo, a volte anche di paura di morire e necessità di scappare (anche se non si sa bene da cosa). Quindi in questo caso la persona difficilmente riesce a fare quello che sta facendo, ha bisogno di staccarsi un attimo per riprendersi. In genere gli attacchi di panico si distinguono in attacchi inaspettati, e quindi possono arrivare all’improvviso e dal nulla, oppure attacchi che possono essere conseguenza di qualcosa, un pensiero, un qualcosa che accade nel tuo ambiente, specialmente se legato a qualcosa che ti spaventa o genera disagio. Una caratteristica cruciale degli attacchi di panico è che non durano più di 10 minuti. L’attacco di panico ha un picco massimo da cui poi gradualmente decresce. Molti miei pazienti che hanno attacchi di panico mi dicono che hanno la sensazione che gli attacchi durano tantissimo, ore o addirittura giorni. Sappiate che non è possibile avere un attacco di panico che dura così tanto, è più probabile che si abbiano tanti attacchi in sequenza o dopo l’attacco si avvertano degli strascichi fisici ed emotivi, quindi ad esempio una sensazione di intontimento e rallentamento, tante persone tremano o hanno sensazioni di freddo e intorpidimento, ma queste sono reazioni fisiologiche in cui il corpo sta tornando alla normalità dopo un terremoto emotivo. Una cosa che capita spessissimo, e qui vi parlo del disturbo di panico, è che è comune che dopo un attacco di panico si sviluppi la paura di rivivere un altro attacco. Ecco che qui si attiva e si autoalimenta il ciclo del panico, di cui ti parlerò nei prossimi articoli e video. Si definisce disturbo proprio perché, la paura di riviere quell’esperienza è talmente invalidante, che la persona costruisce la sua vita per evitare che questo ricapiti. Ma paradossalmente questo porta la persona ad avere sempre più paure e quindi sempre più probabilità che il panico torni (...e purtroppo spesso torna). 

Quindi per riassumere, una situazione che attiva un normale stato di ansia può poi gradualmente diventare attacco di ansia e poi, se alimentato può culminare in un attacco di panico. L’attacco di panico può essere così tanto spaventoso da portare la persona ad averne paura e quindi sviluppare poi un disturbo. Questa naturalmente è una generalizzazione, poi ogni percorso è a sè e va valutato caso per caso, però per semplificare, moltissime situazioni seguono questo pattern. 


Che sia un attacco d’ansia o di panico, sappi che sono gestibili. In terapia si lavora proprio sul capire che cosa la persona sta vivendo, capire come mai si attivano e grazie a specifiche tecniche si possono gradualmente ridurre fino anche a farli scomparire. L’ansia non si elimina eh, ve lo dico sempre, quella si tiene perchè è un’emozione normale, diffidate da chi vi promette di cancellarla. Quello che si può fare però, e spesso con grande successo nella mia esperienza clinica, è attenuare i sintomi e tornare a vivere normalmente.  


Sono Elisa Brucoli, psicologa clinica.
Aiuto le persone a migliorare le loro abitudini e le loro relazioni, sostenendole nel trovare strategie efficaci per potenziare il benessere e gestire l'ansia e lo stress. Su questo sito puoi trovare risorse, spunti di riflessione, esercizi di rilassamento e informazioni completamente gratuite per favorire la tua crescita personale e la conoscenza di te stesso.
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