"Nell’ultimo periodo mi sento esaurito, sono nervoso, stanco e ogni cosa mi diventa pesante."
Ti riconosci? Sono Elisa Brucoli, psicologa e psicoterapeuta, e oggi parliamo di burnout e stress, cosa sono, come influenzano il tuo corpo e come provare a gestirli.
Che cos’è il burnout?
Il burnout è stato studiato moltissimo in psicologia, specialmente nell’ambito lavorativo infatti viene spesso definito come stress lavoro-correlato. Tuttavia, negli ultimi anni, le ricerche si stanno concentrando sul burnout in altre situazioni di vita al di fuori dell’ambito lavorativo quindi nella vita privata. In poche parole, essere in burnout significa vivere una condizione di stress cronica che porta a tre sintomi principali: sensazione di esaurimento emotivo, sensazione di distacco da ciò che ti circonda e sensazione di fallimento.
L’esaurimento emotivo ci fa avvertire uno stato di completo svuotamento interiore. È quando non ce la fai più, sei arrivato, senti di non avere più niente da dare. Il distacco invece ci porta a non provare più coinvolgimento verso ciò che ci circonda. Quindi disinvesti, come se diventassi un robot. Fai quello che devi, a fatica, ma dentro non senti emozioni e coinvolgimento verso il progetto o l’obiettivo. In ultimo, c’è una sensazione di fallimento costante, come se si sentisse che non si fa più la differenza, nonostante i tuoi sforzi niente migliora, nessuno ascolta. Questi sono i tre sintomi principali che i manuali clinici evidenziano maggiormente quando si parla di burnout. Tuttavia, siccome non siamo macchine e la nostra mente non è fatta a compartimenti stagni, durante lo sviluppo di burnout, l’esaurimento emotivo mostra molti altri segnali. Ad esempio anche il corpo manifesta dei sintomi come:
- tensione muscolare
- senso di affaticamento
- disturbi digestivi
- disturbi del sonno
- sintomi di ansia
- depressione
- in generale difficoltà a regolare e gestire le emozioni
Come si nota la presenza di esaurimento emotivo e burnout?
Un sintomo molto frequente di cui mi parlano le persone in consulenza è l’irritabilità. Un sistema nervoso iperstimolato mostra una tensione anche corporea ed emotiva. Basta un niente e si scatta. Che non vuol dire che per forza si esplode, però magari si risponde più male rispetto al solito, si è meno pazienti con gli altri, meno tolleranti verso gli errori propri e altrui, meno tolleranti verso la lentezza e in generale le frustrazioni di vita. Questo poi aumenta il senso di colpa e spesso di vergogna. Molte persone poi notano che all’aumentare dello stress si verificano cambiamenti nelle abitudini. Per contrastare lo stato di stress, si creano abitudini malsane che abbassano velocemente, ma nel breve tempo, lo stato stressante. Quindi magari si fuma la sigaretta in più, si mangia qualcosa in più, si dorme di più o al contrario, magari ci si isola. Come dicevo, queste strategie tamponano nel breve tempo perchè poi, se non si va alla radice dello stress, il corpo richiederà nuovamente di metterle in atto per poi attivare un circolo vizioso.
Un altro segnale che potresti notare è la stanchezza. Essendo il corpo in costante attivazione, questa condizione stanca tremendamente. E quindi, oltre a sentirsi cronicamente stressati ci si potrebbe sentire anche cronicamente stanchi.
Come si può gestire il burnout e l'esaurimento emotivo?
Dunque dobbiamo riprendere il discorso del sistema nervoso. Come ho più volte spiegato, il nostro sistema nervoso è diviso in sistema simpatico e sistema parasimpatico. Il sistema simpatico si attiva quando dobbiamo agire e reagire ad uno stressor, il sistema parasimpatico interviene quando dobbiamo calmarci e riposare. Quando siamo in uno stato di stress cronico che poi può sfociare in burnout, abbiamo costantemente attivato il sistema simpatico ed è questo che porta a tutti i sintomi che descrivevo prima. Un enorme aiuto può arrivare dall'attivare la parte parasimpatica perchè in questo modo interrompiamo l’attivazione e ci ricarichiamo. Tornando all’esempio del computer, quando attiviamo il sistema parasimpatico, ci mettiamo in carica e impediamo al corpo e alla mente di esaurirsi.
Come si fa? Ti parlo spesso della mindfulness, degli esercizi di grounding (ti ricordo che ne trovi diversi qui sul mio canale YouTube), e in generale fare tutto ciò che ti calma, che ti connette a te stesso, al tuo corpo e al momento presente; tutto questo attiva il parasimpatico. Ma il vero aiuto lo ottieni quando impari a gestire i fattori che hanno causato lo stress. Puoi fare tutte le meditazioni che vuoi, potranno aiutarti, ma quando torni nella quotidianità, se non hai trovato degli strumenti efficaci per gestire la radice del tuo stress cronico, rischi di trovarti punto e a capo. Quindi è importante lavorare sul perchè il tuo sistema nervoso simpatico si attiva così tanto in questo momento, quali sono i fattori che lo sollecitano e soprattutto cosa puoi fare per aiutarti concentrandoti soprattutto su ciò che è sotto il tuo controllo. Questo non significa che non ti devi stressare, come dicevamo è impossibile, è la vita. Ma ridurre al minimo i fattori stressanti, lasciando quelli davvero necessari e darti il permesso di fermarti, sono strategie che aiutano il tuo corpo e la tua mente.
Quando si parla di esaurimento emotivo e burnout, ricorda che non è un qualcosa che ti sei causato tu perchè non sei stato abbastanza organizzato o abbastanza attento. Succede, e succede a tantissime persone soprattutto se prendiamo in considerazione anche le pressioni sociali di produttività e di efficienza che viviamo in questo periodo storico. Se pensi che stai vivendo un periodo di esaurimento puoi anche condividere i tuoi vissuti con uno psicoterapeuta. Primo perchè ti accerti che si tratti effettivamente di burnout e secondo perchè puoi acquisire nuovi strumenti di autoregolazione per calmare il tuo corpo ed essere aiutato in quel processo di analisi di quali sono i fattori stressanti e come puoi agire per ridurli al minimo.