Appena ti senti ansioso uno dei modi migliori e veloci per eliminare il disagio e riportare la calma è evitare la fonte della tua ansia. L’evitamento funziona, peccato che nel lungo tempo ti intrappola nel ciclo dell’ansia. Sono Elisa Brucoli, psicologa e psicoterapeuta e oggi ti parlo del ciclo dell’ansia, come si crea, come si alimenta e come interromperlo.
Prova a pensare ad una situazione in cui ti sei trovato ad uscire dalla tua comfort zone quindi dalla tua area di sicurezza. Può essere un lavoro nuovo, un nuovo percorso di studi, incontrare una nuova persona, insomma fare qualcosa di diverso dal solito a cui non sei abituato. Se ripensi a quella situazione probabilmente ricorderai di aver avuto sensazioni di attivazione fisica come agitazione, tachicardia, tensione muscolare. Se l’evento che ti porta ad uscire dalla tua comfort zone viene percepito come positivo, questa tensione fisica verrà incanalata in modo costruttivo e quindi la situazione verrà affrontata. Ma se l’evento viene percepito come una minaccia o una fonte di pericolo, si attiverà la risposta attacco/fuga/freezing di cui ti ho parlato in uno scorso articolo che trovi qui sul blog. In particolare, quando l’ansia è molto elevata, a moltissime persone si attiva la risposta di fuga quindi l’evitamento. E se ci pensi è una risposta molto coerente: l’ansia ti fa sentire a disagio, i suoi sintomi ti fanno sentire male quindi evitiamo ciò che ti ha fatto attivare questa emozione…problema risolto!
L’evitamento quindi è una risposta sana, se ci pensi bene, potrebbe anche salvarci la vita ed è una risposta estremamente comune poi perchè ci dà un beneficio immediato, un’immediata sensazione di alleggerimento e sollievo. Questa sensazione però ha un costo e anche molto caro. L’evitamento infatti, più viene utilizzato in modo massiccio, più il nostro cervello si abituerà ad utilizzare solo e soltanto questa strategia per affrontare le situazioni. Ripercorrendo il ciclo dell’ansia quindi, un elevato stato di ansia può portare alla risposta di evitamento, ma più si evita più si eviterà, alimentando lo stato di ansia e il senso di insicurezza. E piano piano noterai che la tua vita diventa sempre più limitata e tu ti sentirai di dipendere sempre più dalla tua mente e dall’ansia.
Che cosa si può fare in queste situazioni? Questo circolo vizioso come si è costruito si può interrompere, c’è speranza. Così come il cervello ha imparato che una situazione è pericolosa e va evitata, può imparare che quella stessa situazione è diventata sicura e può essere affrontata. I protocolli di terapia che vengono utilizzati con chi si trova incastrato in questo circolo vizioso, hanno infatti l’obiettivo di esporre gradualmente le persone alle situazioni temute. Quindi effettivamente affrontare le proprie paure ha un effetto positivo sul ridurre l’ansia. Peccato che non è così facile come sembra. A volte, non basta infatti fare un respiro profondo e lanciarsi, non basta essere coraggiosi, non basta il “credere in sè stessi” o il ripetersi “Dai che ce la fai”. Ci tengo a precisare che a volte anche solo conoscere l’esistenza del ciclo dell’ansia e il sapere gli effetti dell’evitamento nel lungo tempo sul nostro cervello, può aiutare una persona a sbloccarsi ed effettivamente a cambiare i suoi comportamenti e questo si può fare anche da soli. Conoscere come funziona l’ansia e abbinare qualche esercizio di rilassamento, tutti contenuti che trovi su questo sito, possono aiutarti a provare a spezzare il circolo vizioso. Tuttavia sconsiglio il fai da te se l’evitamento e l’ansia ti portano a bloccarti completamente in alcune situazioni di vita, ti trovi a rinunciare a fare delle esperienze o ti stai accorgendo che più passa il tempo più ti senti schiavo della tua mente, cominci ad avere paura di tutto. Il fai da te in questi casi potrebbe portare il meccanismo a cronicizzarsi ancora di più. In queste situazioni un intervento psicoterapeutico può aiutarti a superare il tuo stato di ansia.
Cosa si fa in terapia in questi casi? Quando lavoro in consulenza con persone che sono rimaste incastrate in questo circolo, sicuramente le aiuto ad affrontare le loro paure con obiettivi graduali, ma per me è anche molto importante capire perchè in quel momento della vita la persona si è trovata ad avere proprio quella difficoltà. Tantissime volte infatti, per avere risultati duraturi nel tempo, non basta solo affrontare il sintomo, ma bisogna aiutarsi a conoscersi meglio così da prevenire in futuro che il circolo vizioso si ripresenti e blocchi un’altra volta, magari in altre aree di vita. Più si evita infatti più la tua vita si rimpicciolisce. L’obiettivo della terapia è quello di aiutarti a riprendere il tuo spazio dove le emozioni e le paure smettono di controllarti e tu riesci a vivere a pieno la tua quotidianità.
Sono Elisa Brucoli, psicologa clinica.
Aiuto le persone a migliorare le loro abitudini e le loro relazioni, sostenendole nel trovare strategie efficaci per potenziare il benessere e gestire l'ansia e lo stress. Su questo sito puoi trovare risorse, spunti di riflessione, esercizi di rilassamento e informazioni completamente gratuite per favorire la tua crescita personale e la conoscenza di te stesso.
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