Per comprendere come mai a volte ci trova in queste situazioni, dobbiamo partire dalle basi e quindi provare a rivedere che cos’è l’ansia e come funziona. Trovo importante recuperare il concetto secondo cui l’ansia è uno stato emotivo che il nostro cervello utilizza per aiutarci a rispondere a situazioni stressanti. La risposta di ansia ci porta a sperimentare sintomi fisici e mentali che permettono di prepararci ad affrontare un pericolo. Tutto abbastanza semplice quando il pericolo esiste realmente. Ma quando invece il pericolo non c’è perchè questa risposta si attiva comunque?
Dobbiamo effettivamente essere certi che il pericolo davvero non ci sia. Perchè se il motivo non è palese davanti a noi non vuol dire che allora non c’è nulla; la nostra mente non è solo mente cosciente.
Tantissime volte ci sono effettivamente dei pericoli, ma siamo noi che non li riconosciamo o magari non vogliamo proprio vederli. È qui che magari una seduta con uno psicoterapeuta può aiutarti: perchè uno sguardo esterno può effettivamente mettere in luce delle dinamiche che tu da solo magari non saresti riuscito a notare.
Quando l’ansia non ha un trigger specifico si parla di ansia generalizzata che quando si cronicizza può diventare un vero e proprio disturbo. Il problema dell’ansia generalizzata non riguarda solo il disagio che i sintomi generano, ma non riuscendo a capire l’origine del malessere si fa anche molta fatica a capire come risolvere il problema.
Ti parlo quindi di 7 motivi comuni che riscontro spesso quando le persone mi riferiscono di avere ansia e non sanno il motivo. Le indicazioni che ti lascio sono chiaramente delle possibili ipotesi generali che non è detto che riguardino il tuo caso specifico. Se vuoi capire perché per la tua situazione specifica stai sperimentando ansia, ti suggerisco di chiedere una consulenza personalizzata con uno psicoterapeuta in modo da avere un quadro più chiaro e utile. Fatta questa doverosa premessa:
1) c’è spesso la falsa credenza che l’ansia si genera da un unico grande fattore stressante. Ma in realtà è possibile che non ci sia una sola causa subito visibile, ma magari ci sono tanti piccoli fattori stressanti che, accumulati magari nel tempo, aumentano il nostro stato di tensione emotiva. Se non ti fermi a riflettere, è possibile che questi piccoli stress restino in sottofondo e quindi possono generare un disagio generale;
2) è molto comune poi che l’ansia generalizzata venga alimentata da un dialogo interiore negativo. Pochissime persone fanno caso a come si parlano durante la quotidianità e notano i pensieri che riempiono la loro mente. Le persone che sperimentano ansia generalizzata spesso si parlano in modo molto negativo, hanno la tendenza a vedere tutto catastrofico, sono molto dure con sè stesse e tendono spesso al perfezionismo. Il problema è che questo modo di pensare è talmente tanto abitudinario che poi non ci si accorge neanche più di metterlo in atto e parte in automatico creando appunto uno stato di disagio e malessere costante. Il nostro modo di pensare influenza significativamente le nostre emozioni specialmente la nostra ansia. Pensieri e giudizi interiori come ad esempio “Non ce la farò mai”,”Sono il solito incapace”,”È tutta colpa mia”,”Andrà malissimo”, possono davvero aumentare il tuo stato di ansia. Notare cosa accade nella tua mente ti permetterà di capire che forse lo stato di ansia è fortemente collegato ad un sottofondo interiore negativo e spesso automatico.
3) Sempre parlando del nostro modo di pensare, a volte il significato e l’interpretazione che diamo ad un evento o qualcosa nel nostro ambiente può attivare in automatico uno stato di ansia. Ad esempio se considero il guidare la macchina come difficile, stressante e pericoloso,il continuare a ripetermi mentalmente che guidare non mi piace, è pericoloso ecc non farà altro che portare la mente ad associare sempre di più la macchina allo stress. Ogni volta che mi metterò alla guida difficilmente mi godrò il viaggio, anzi sarà molto probabile che tenderò ad evitare di guidare e chiederò più spesso passaggi. Più questa cosa diventerà un’abitudine, sempre meno magari farò caso al motivo per cui sono ansioso. Le storie mentali che ci creiamo e ci ripetiamo riguardo alle nostre esperienze possono attivare stati di ansia. La buona notizia è che così come abbiamo imparato a costruire storie negative, possiamo modificarle.
4) Parliamo poi del funzionamento corporeo. Per molto tempo si è pensato che mente e corpo fossero due entità separate. Invece gli studi hanno confermato proprio il contrario. Se non dormi bene, mangi male e con pochi cibi nutrienti, se non muovi a sufficienza il tuo corpo, se assumi sostanze stupefacenti, alcol o nicotina, il tuo corpo farà fatica e di conseguenza faticherà anche a regolare le emozioni. Se vuoi regolare la tua ansia e capirla sarà molto importante lavorare anche sul tuo benessere corporeo.
5) Sappi poi che il nostro corpo e la nostra mente inconscia ricordano anche ciò che magari noi razionalmente e consapevolmente non ricordiamo. Può capitare molto spesso che alcune situazioni del momento presente, anche se apparentemente ora non hanno un grande significato, in realtà ci riattivano situazioni dolorose passate. In questi casi è possibile che siano presenti dei traumi che non sono stati elaborati e quindi, con l’aiuto del terapeuta specializzato in traumi, si lavora sulle proprie esperienze passate in modo da far sentire nuovamente il corpo e la mente al sicuro.
6) Inoltre ti ricordo che le nostre emozioni, tra cui l’ansia, non arrivano solo per romperci le scatole. Arrivano per portare un messaggio. E spesso l’ansia ci ricorda che non stiamo vivendo una vita in linea con i nostri bisogni e valori. In questo caso non si parla ovviamente di patologia, ma di ansia sana che ci ricorda cosa è davvero importante per noi.
7) Infine, per concludere, sappi che le nostre emozioni non devono avere sempre e per forza una logica. Provare ansia, come ti dico sempre un’ansia entro certi limiti, è assolutamente normale. Il non riuscire a capire il perchè delle nostre emozioni e sentirsi minacciati perchè non riesco a capirle, può paradossalmente alimentare lo stato di ansia. Un’ansia che magari come è arrivata se ne sarebbe andata, ma noi spaventati l’abbiamo cercata di eliminare il prima possibile perchè ci dava fastidio e non aveva senso di esserci, diventerà un’ansia che persiste e dilaga a macchia d’olio. Solo perchè noi abbiamo cercato di controllarla.
Per concludere: come puoi aiutarti quindi se sperimenti ansia e non sai perchè? Oltre alle indicazioni che ti ho lasciato, ti ricordo che la meditazione aiuta moltissimo a prendere consapevolezza dei tuoi pensieri e anche il journaling, quindi lo scrivere riguardo ai tuoi pensieri e le tue emozioni può far venire in superficie ciò che spesso invece era sommerso.