CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

Impara a gestire ansia e panico

Gestisci e affronta l'ansia con strategie semplici ed efficaci e tecniche di rilassamento psicocorporeo

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COME AIUTARE QUALCUNO CHE SOFFRE DI ANSIA E ATTACCHI DI PANICO

 

Oggi parliamo ancora di ansia, ma questa volta ci tenevo a dare delle indicazioni pratiche per poter aiutare e sostenere una persona cara che soffre di ansia e attacchi di panico. Sono solita qui sul blog parlare soprattutto a chi vive direttamente stati di ansia e panico, ma oggi vorrei cambiare punto di vista e parlare a chi invece vive indirettamente questi malesseri. Se hai un amico, un familiare o il tuo partner vive una forte ansia o ha addirittura attacchi di panico, potresti sperimentare insicurezza riguardo a come essere di supporto. Può essere davvero difficile sapere cosa dire o come comportarti quando la persona a cui vuoi bene si sente sovrastata dalle emozioni. Quindi, nell'articolo di oggi, lascerò delle indicazioni pratiche e degli spunti di riflessione per aiutare qualcuno che vive una forte ansia proprio nel momento in cui siete vicini e come essere comunque di sostegno quando invece il picco è passato. 


Primissima cosa da sapere, l’ansia clinica e soprattutto gli stati di panico possono essere davvero intensi e destabilizzanti. Chi non li ha mai vissuti difficilmente può comprendere quella sensazione di angoscia e perdita di controllo che si sperimenta in quei momenti. Questo non significa che devi aver vissuto per forza anche tu un’ansia fortissima per essere di supporto. Però per essere di aiuto dobbiamo sapere di cosa si tratta quando parliamo di ansia o attacchi di panico. È molto comune cercare di sminuire e svalutare questi vissuti. “Dai cosa vuoi che sia, calmati, sei solo molto agitato”, è un esempio di frase che non aiuta. In un momento di crisi di panico o forte ansia, la persona ha la sensazione di perdere il controllo,  c’è chi pensa di impazzire o avere un attacco di cuore, si sentono dolori fisici, giramenti di testa,  la persona fa fatica a respirare. È tutt’altro quindi di sentirsi in tensione o un pò agitati. Cerca però di non spaventarti anche tu a tua volta, so che vedere una persona che sta male non è piacevole, però ricorda che ciò che la persona sta provando è temporaneo e non è pericoloso. Se una persona sta avendo un attacco di panico o una crisi d’ansia proprio davanti a te, la cosa migliore per essere di aiuto è essere presente, validare le emozioni dell’altra persona ricordando che non sta impazzendo, il malessere vissuto è temporaneo e se è di aiuto respirare insieme. Respiri profondi e lenti aiutano ad alleviare i sintomi. Se vuoi sapere qualcosa di più sugli attacchi di panico ne ho parlato moltissimo in altri video sul mio canale, li trovi sempre disponibili, in questo articolo non mi dilungo eccessivamente, ma se vuoi sapere qualcosa di più a riguardo sappi che ne ho parlato molto. 


Sebbene per alcune persone la presenza può essere un grandissimo aiuto, per molte altre invece avere spazio per stare un pò da soli può essere di aiuto nella gestione di una forte ansia. In momenti di ansia e panico alcune persone sperimentano imbarazzo e disagio. È importante in questi casi rispettare il desiderio di stare un pò da soli, anche solo sapere che l’altra persona se ho bisogno c’è senza mettere ulteriore pressione, è un aiuto incredibile. Se non ci sono rischi e pericoli, lascia che l’altro faccia ciò che lo fa sentire più a suo agio. 


Se nonostante questo primo supporto la persona continua a stare molto male, se nonostante il supporto il malessere aumenta invece di ridursi, si può accompagnare la persona al pronto soccorso. So che alcune persone sono terrorizzate da questa opzione, però se il malessere va avanti in modo intenso per molto tempo, magari è anche la prima volta che succede o la persona ha altre patologie fisiche, bisogna accertarsi che si tratti effettivamente di ansia e bisogna escludere altri malesseri. Lascio questa indicazione non per creare allarmismo, ma per ricordarvi che in situazioni di emergenza e incertezza, anche se apparentemente si tratta di un malessere emotivo, il personale medico può essere di aiuto e fornire un primissimo supporto. 


Questi erano alcuni suggerimenti per situazioni in cui si sta vivendo una forte ansia in quel momento. Ma come poter essere di supporto anche quando l’altro non sta avendo il panico, ma comunque la persona cara è molto ansioso, insicuro e magari fatica a vivere serenamente la quotidianità magari perchè evita situazioni o rinuncia ad esperienze?


Una delle cose più utili per una persona che soffre di ansia clinica è essere accolti e ascoltati. Spesso chi soffre di ansia tende ad isolarsi, ha paura ad esprimersi per non risultare pesante o noioso. Essere ascoltati senza dover essere aggiustati, giudicati o senza sentirsi dire per forza di calmarsi o cosa fare, è un regalo prezioso. Se la persona che soffre di ansia è disponibile ad iniziare un percorso di terapia, potete anche offrirvi per accompagnare la persona alle visite o semplicemente essere aggiornati sul percorso. Ci tengo a precisare che un percorso terapeutico sulla gestione dell’ansia non fa scomparire l’ansia in 5 sedute. Quindi, così come chi soffre d’ansia vorrebbe eliminare subitissimo i sintomi, è bene ricordare che ci vuole tempo, non per forza decenni, però il percorso può essere fatto di alti e bassi.  Cerca di non dare consigli non richiesti, piuttosto chiedi all’altra persona se ha bisogno di qualcosa.

Chi vive accanto ad una persona con ansia dovrebbe anche prestare attenzione ad un meccanismo un pò particolare. Le persone con forte ansia sentono spesso il desiderio di essere rassicurate, sostenute e volte tendono anche a delegare moltissimo perchè vogliono evitare le frustrazioni. E chi vive accanto ad una persona con ansia potrebbe sentire un forte desiderio di aiutare, proteggere e “aggiustare”. Le persone con ansia, ad esempio, potrebbero chiedere spesso di essere accompagnati, chiedono spesso conferme, cercano sicurezza a volte in modo anche molto insistente. Partendo dal presupporto che, come dicevo prima, è assolutamente umano chiedere aiuto e supporto, bisogna tendere un pò le antenne quando la persona delega un pò troppo. Sempre senza essere svalutanti o espulsivi, aiutiamo l’altro senza però sostituirci. Facciamo insieme piuttosto che ci penso io e poi piano aiutiamo l’altro a costruirsi la sua autonomia. Accettare di sostituirsi completamente aiuta l’altra persona solo temporaneamente, il rischio poi è che il disturbo potrebbe anche aumentare, specialmente se la persona con ansia non sta seguendo una terapia. 

Infine, aiutare qualcuno con l’ansia può essere davvero faticoso e frustrante. A volte si può sperimentare rabbia, dispiacere, noia, specialmente in situazioni in cui la persona è eccessivamente alla ricerca di rassicurazioni. Ricordati che non possiamo essere di aiuto se prima noi non stiamo bene e non siamo “pronti” per essere di supporto. Chiedi aiuto a tua volta, ad amici, familiari o anche ad un terapeuta, per aiutarti ad aiutare. 


Queste sono solo alcune delle indicazioni per poter aiutare una persona che soffre di ansia, ce ne sono moltissime altre e si potrebbe parlare per ore a riguardo. Se stai supportando qualcuno o se magari tu stesso stai sperimentando ansia, scrivimi nei commenti che cosa trovi più utile in queste situazioni.



Sono Elisa Brucoli, psicologa e psicoterapeuta.
Aiuto le persone a migliorare le loro abitudini e le loro relazioni, sostenendole nel trovare strategie efficaci per potenziare il benessere e gestire l'ansia e lo stress. Su questo sito puoi trovare risorse, spunti di riflessione, esercizi di rilassamento e informazioni completamente gratuite per favorire la tua crescita personale e la conoscenza di te stesso.
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