CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

Impara a gestire ansia e panico

Gestisci e affronta l'ansia con strategie semplici ed efficaci e tecniche di rilassamento psicocorporeo

Supera un momento difficile e ritrova la serenità

Ricomincia da te e affronta al meglio il malessere legato ad un momento difficile

Impara a conoscerti e ad avere cura di te

Conosci i tuoi bisogni, riscopri le tue capacità e rinforza le tue risorse

Migliora le tue relazioni e la tua comunicazione

Comunica in modo efficace, gestisci i conflitti e vivi al meglio il tuo rapporto con gli altri

Gestisci i comportamenti poco utili

Liberati di vecchie abitudini distruttive e scopri nuovi comportamenti più utili per raggiungere il benessere che meriti

Inizia un percorso breve ed efficace

Utilizzo metodologie di terapia psicologica breve evidence based

La SECONDA PROVA dell'esame di stato psicologia: come fare un progetto e consigli

DI COSA SI TRATTA

La seconda prova è appunto il secondo step dell'esame di stato psicologo. Si tratta della prova di progettazione quindi è richiesta la capacità di costruire un progetto per una specifica utenza con delle specifiche necessità. Questa prova è uguale per tutti: questo significa che non conviene prepararsi solo sulla progettazione in ambito clinico o dello sviluppo, perché potrebbe potenzialmente uscire qualsiasi ambito (ricerca, clinica, sviluppo, sociale e lavoro). Anche in questo caso il progetto dovrebbe avere una lunghezza di massimo 4 facciate ed è preferibile svilupparlo a punti e in modo non troppo discorsivo (al contrario della prima prova). Non tutte le sedi considerano la seconda prova allo stesso modo. A Pavia ad esempio da molti anni non viene richiesto il progetto, ma un approfondimento di temi portati in prima prova (soprattutto gli strumenti e gli ambiti applicativi). Verifica sempre la modalità di richieste della tua università!

QUANTO TEMPO E' NECESSARIO PER PREPARARSI

Questa prova richiede esercitazione pratica. Non serve quindi ripetere teorie, autori, ma è utilissimo invece provare a scrivere i propri progetti esercitandosi il più possibile allenandosi alla flessibilità e alla velocità nella scrittura. La preparazione quindi non richiede molto tempo, c'è chi riesce a prepararsi in un paio di settimane. L'importante però è esercitarsi e imparare bene la scaletta adattandola alle richieste. 

COME STRUTTURARE IL LAVORO: COME FARE UN PROGETTO

La scaletta consigliata 

La stesura di un progetto per l'esame di stato psicologo ha la seguente scaletta:
  • -Titolo del progetto: l'ideale è un titolo chiaro, semplice e centrato sul tema. E' come dare il titolo alla tesi;
  • -Premessa: è l'introduzione teorica del progetto in cui si spiega la tematica del progetto con eventuali riferimenti teorici, statistiche sul fenomeno e le sue conseguenze nella società. Nella premessa dovete sottolineare l'importanza del vostro progetto e perché lo fate. La premessa deve essere coerente con le richieste della traccia;
  • -Analisi del contesto: riguarda la descrizione del luogo dove si svolge il progetto. Racchiude informazioni riguardo a chi lavora in quel contesto, il tipo di utenza e l'area geografica in cui è collocata la struttura;
  • -Modello teorico: indica appunto un modello teorico di riferimento su cui è strutturato il progetto. Si può fare riferimento al modello biopsicolosociale oppure ad una teoria come ad esempio la teoria dell'integrazione di Allport. Il modello teorico dà valore al progetto proprio perché c'è una base teorico-scientifica che fa da filo rosso alle attività e agli obiettivi;
  • -Committente: breve descrizione di chi è che richiede il progetto;
  • -Destinatari: chi è il beneficiario dell'intervento. Ci sono i destinatari diretti cioè coloro su cui è costruito il progetto centrando i loro bisogni e gli indiretti cioè coloro che ruotano attorno ai beneficiari diretti. In un progetto sulla scuola ad esempio, i beneficiari diretti potrebbero essere gli alunni, gli indiretti le famiglie e gli insegnanti;
  • -Obiettivi: cosa voglio ottenere dal mio progetto. E'importante specificare un obiettivo generale (che riprende la richiesta della traccia) e almeno 4 obiettivi specifici. Gli obiettivi specifici vanno appunto più nello specifico dei bisogni dell'utenza. Ad esempio il mio obiettivo generale è promuovere il benessere nelle neomamme, gli obiettivi specifici potrebbero essere: aumentare le conoscenze sui cambiamenti fisico-psicologici del post partum, stimolare la relazione mamma bambino, favorire la comunicazione e il benessere di coppia, ecc;
  • -Metodologia: quali sono le tecniche per raggiungere i miei obiettivi specifici. Obiettivo per obiettivo quindi devo prevedere una specifica tecnica adatta che mi permette di raggiungere il risultato. QUI trovi la lista delle principali tecniche che puoi utilizzare; 
  • -Fasi e attività: sono le fasi del mio progetto. L'ideale è dividere il progetto in 4 fasi: una fase di preparazione dove ad esempio si fa una presentazione del progetto al committente e utente, una fase centrale dove si procede con le attività, una fase conclusiva dove si valuta il raggiungimento degli obiettivi e una fase di follow up per vedere il mantenimento degli esiti. Nelle attività specifico cosa farò incontro per incontro tenendo sempre a mente gli obiettivi specifici;
  • -Tempi: quanto tempo è richiesto per il mio progetto? Quanto tempo dedico per ciascuna fase? Tenete ad esempio a mente questa scaletta: da gennaio a marzo - fase di preparazione, da marzo a ottobre - fase centrale, novembre e dicembre - fase conclusiva; dopo 6 mesi follow up. Durata totale 1 anno e mezzo. Naturalmente la tempistica va calibrata in funzione degli obiettivi! 
  • -Valutazione: è una parte fondamentale per dare senso al lavoro. Per sapere se il mio progetto ha avuto un impatto significativo devo fare affidamento sull'uso di strumenti validati da somministrare all'inizio del progetto, alla fine e nel follow up (in base alla durata si può fare anche una valutazione intermedia naturalmente). In base ai miei obiettivi scelgo uno o più strumenti validati  che mi permettono di valutare oggettivamente il mio lavoro. Se con il mio progetto voglio aumentare il  benessere dell'utente è importante valutare i livelli di benessere all'inizio e alla fine utilizzando ad esempio una PWB;
  • -Risorse: che tipo di materiale sarà necessario per svolgere il progetto? (un pc, la connessione internet, cancelleria ecc) e che tipo di figure voglio coinvolgere? (uno psicologo, un pediatra, uno psichiatra ecc);
  • -Costi: ipotizzo un costo forfettario per il mio progetto;
  • -Rischi e limiti: quali sono i limiti del mio progetto? Ad esempio se il mio progetto è rivolto ad una popolazione di neomamme un rischio potrebbe essere una scarsa partecipazione per difficoltà circa dove lasciare il bambino durante gli incontri. 

TIPI DI PROGETTO

I progetti richiesti generalmente riguardano:
  • -progetti di prevenzione: prevenzione della comparsa di una problematica ad esempio prevenzione all'uso di sigarette nei giovani, prevenzione malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze precoci, prevenzione di una psicopatologia come la depressione post partum, ecc;
  • -progetti di promozione: promuovere il benessere in una specifica popolazione;
  • -progetti di riabilitazione/abilitazione: interventi riabilitativi con lo scopo di ripristinare o contenere una problematica specifica ad esempio in utenti con Alzheimer o DSA
  • -progetti di ricerca: creare una ricerca su un tema (se avete fatto una tesi sperimentale potreste riciclarla)
  • -Progetti di sostegno: hanno come obiettivo sostenere una specifica utenza. L'ideale è offrire sostegno al caregiver di un utente con un disagio di qualsiasi tipo
  • -progetto di valutazione: progetto dove si lascia spazio e si descrive in modo dettagliato la fase di valutazione spiegata sopra. L'obiettivo è valutare appunto la riuscita del progetto
  • -progetto di emergenza: ha come tematica una situazione potenzialmente traumatica (terremoti, atti di terrorismo, sbarchi di immigrati ecc). 

TEMATICHE FREQUENTI

I temi più frequenti sono: 
  • -integrazione scolastica
  • -integrazione sociale/lavorativa di soggetti specifici (stranieri, disabili ecc)
  • -prevenzione della comparsa di una patologia (ad esempio comparsa di ansia o depressione in una popolazione con una malattia cronica a scelta)
  • -burn out
  • -riabilitazione in caso di una patologia degenerativa (es. Alzheimer)
  • -sostegno ai genitori con figli con una problematica specifica
  • -prevenzione ai comportamenti devianti nei giovani (tabagismo, bullismo, dipendenza da internet ecc)

CONSIGLI UTILI PER PASSARE FACILMENTE LA SECONDA PROVA
  • -Crea progetti a partire da tematiche di tuo interesse, sfrutta anche l'esperienza di tirocinio
  • -Crea almeno un progetto per ogni tipologia così da essere pronto a tutto
  • -Esercitati molto: più progetti scrivi, più idee ti verranno e più sarai veloce durante l'esame. Avere ben in testa la scaletta e come svilupparla adattandola a qualsiasi situazione vi farà risparmiare tantissimo tempo durante l'esame evitando di andare in panico
  • -Ripassa la prima prova: riguarda soprattutto i test per ogni tematica e la parte teorica è utile per fare una premessa esaustiva 
  • -Attieniti alla traccia: anche in questo caso non strafare, attieniti alla richiesta senza rischiare di andare fuori tema

CONSIGLI BIBLIOGRAFICI


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