CHI SONO E COME POSSO AIUTARTI

Sono Elisa Brucoli, Psicologa e Psicoterapeuta e mi occupo di crescita personale e benessere psicologico. Aiuto le persone a raggiungere i propri obiettivi, ad essere più consapevoli e a ritrovare il proprio equilibrio, in tempi brevi.

Impara a gestire ansia e panico

Gestisci e affronta l'ansia con strategie semplici ed efficaci e tecniche di rilassamento psicocorporeo

Supera un momento difficile e ritrova la serenità

Ricomincia da te e affronta al meglio il malessere legato ad un momento difficile

Impara a conoscerti e ad avere cura di te

Conosci i tuoi bisogni, riscopri le tue capacità e rinforza le tue risorse

Migliora le tue relazioni e la tua comunicazione

Comunica in modo efficace, gestisci i conflitti e vivi al meglio il tuo rapporto con gli altri

Gestisci i comportamenti poco utili

Liberati di vecchie abitudini distruttive e scopri nuovi comportamenti più utili per raggiungere il benessere che meriti

Inizia un percorso breve ed efficace

Utilizzo metodologie di terapia psicologica breve evidence based

Le 10 domande più frequenti sull'esame di stato Psicologo

Nel percorso formativo di uno psicologo è necessario affrontare e superare l'esame di stato al fine di poter lavorare ufficialmente come psicologo. Nel momento in cui però si decide di rimboccarsi le maniche e iniziare il percorso di preparazione insorgono spesso moltissime domande non scontate. In questo articolo riassumo le 10 domande più frequenti che più o meno tutti gli psicologi (compresa io!) si sono posti prima di affrontare l'EDS! Se hai un sacco di domande a riguardo, cerchi risposte e non sai da dove partire...parti da qui :)

1) Che cos'è e in cosa consiste?

L'esame di stato è l'esame ufficiale che consente l'iscrizione all'albo (A o B) degli psicologi italiani. Concentrandomi sull'albo A, al momento l'esame consiste in 4 prove: 3 scritte e una orale. La prima prova riguarda le conoscenze teorico-pratiche acquisite negli anni di università; in genere è richiesto lo studio di teorie classiche con i relativi autori di riferimento. La seconda prova è una prova pratica che richiede generalmente lo svolgimento di un progetto in un ambito specifico (progetto di ricerca, progetto di prevenzione e di promozione della salute in un contesto specifico, ecc). La terza prova è l'analisi del caso in cui viene presentato appunto un caso diverso per ogni ambito (clinico, sviluppo, lavoro, ricerca ecc). L'ultima prova è orale in cui si lascia maggiormente spazio all'esperienza di tirocinio, si approfondisce la deontologia e si parla dei propri progetti professionali futuri. Ci sono due sessioni: una a Giugno e una a Novembre. La conclusione dell'esame dipende dalla sede: alcune concludono l'esame dopo massimo un mese, altre sedi dopo 3-4 mesi. La data di inizio dell'esame invece è uguale in tutta Italia e viene comunicata per tempo (di solito è intorno al 15 del mese). 

2) E' obbligatorio?
L'esame di stato di psicologia non è obbligatorio, un laureato in psicologia potrebbe anche scegliere di non farlo mai nella vita o posticipare l'iscrizione dopo anni e anni. Tuttavia se si vuole essere definiti "psicologi" e lavorare ufficialmente come tali, superare l'esame di stato è fondamentale. 

3) A cosa serve fare l'esame di stato?
Senza l'esame di stato non è possibile compiere gli atti tipici dello psicologo (chiaramente esplicitati nella legge 56/89 che regolamenta la nostra professione) e se si lavora comunque come psicologi senza avere l'abilitazione e senza l'iscrizione all'albo si rischia di incorrere in un abuso professionale con tutte le relative conseguenze. Dunque se vuoi fare lo psicologo...devi abilitarti.
L'esame di stato può anche essere un'esperienza estremamente formativa se vissuta con lo spirito giusto. Dopo anni di studio è utile per riorganizzare definitivamente le conoscenze acquisite esame dopo esame, fare chiarezza su alcuni atti fondamentali della professione (come costruire un progetto in uno specifico contesto, analizzare in modo completo un caso e sviluppare un progetto di trattamento, conoscere in modo approfondito la deontologia) e riflettere anche su cosa invece si dovrebbe approfondire meglio nel proprio futuro. 

4) Dove fare l'esame? Esistono sedi in cui l'esame è più facile?
L'esame può essere fatto in qualsiasi sede d'Italia anche se non è la sede dove ti sei laureato. Girano voci secondo le quali ci sono sedi dove bocciano poco e sedi in cui l'esame viene definito "impossibile" e con pochi sopravvissuti. Attenzione che molte di queste voci potrebbero essere delle leggende metropolitane. Nel tentativo di gestire la normale ansia iniziale associata a questo esame, proprio come i topolini in un labirinto, cerchiamo la via di uscita più vicina e veloce da raggiungere. In realtà è davvero difficile fare calcoli statistici affidabili, definire pronostici infallibili perché ogni sessione d'esame è a sé, così come ogni università è diversa, così come ciascuno di noi è diverso. Potete eventualmente valutare come si comporta la commissione nella prima sessione di Giugno (essendo poi a volte la stessa di Novembre), ma senza nessuna certezza potete assicurarvi che il numero di bocciati/promossi sia costante. Ci sono davvero troppe variabili in gioco! Passata la prima fase di ansia, scegliete la sede dove fare l'esame ricordandovi che è la qualità del vostro studio a fare la differenza e prendete in considerazione le prove uscite negli anni precedenti per familiarizzare con lo "stile" dell'università scelta.

5) Come devo fare per iscrivermi?
Una volta scelta la sede e concluso il tirocinio post lauream è necessario iscriversi pagando le relative tasse di iscrizione. Consultate il sito dell'università scelta.

6) Quanto costa?
Ogni sede ha costi differenti. Alcune sedi inoltre, in caso di bocciatura, non fanno ripagare la tassa di iscrizione, altre invece sì. E' necessario quindi verificare sul sito dell'università scelta tutte le modalità. 

7) Devo comprare dei libri apposta, su cosa studio?
La mia è una risposta basata sulla mia esperienza personale: non è necessario spendere soldi in libri e kit vari soprattutto se hai tempo per prepararti. Già l'esame costa parecchio, non serve investire ulteriormente se non necessario. Bastano generalmente i libri che avete già acquistato negli anni universitari. Naturalmente poi dipende dalle necessità; a volte i corsi, le consulenze e i libri anche a pagamento si rivelano molto utili per fare chiarezza soprattutto se si ha poco tempo per prepararsi. 
CLICCA QUI per la bibliografia completa dell'esame di stato psicologo
Alcuni libri che possono tornare utili:


8) Quali sono gli argomenti base?
Gli argomenti da studiare sono quelli che trovate nei libri di generale, sviluppo, sociale, neuropsicologia, clinica, psicologia del lavoro e metodologia della ricerca. Tutti gli altri libri e appunti che avete potete utilizzarli come approfondimenti in funzione dell'ambito di vostro interesse (ad esempio se ho basato il mio percorso magistrale sulla psicologia clinica, non occorre ristudiare a menadito e in modo approfondito psicologia del lavoro è sufficiente un minimo di infarinatura, mentre magari mi concentro meglio su clinica e sviluppo).  Qui trovi la bibliografia utile per ogni prova:
Oppure  CLICCA QUI per la lista completa di libri per l'esame di stato

9) Da dove parto, come comincio?
Nell'ansia da preparazione, la fase iniziare è generalmente basata sull'accumulo seriale. E' il momento in cui fotocopie, libri, kit, file pdf vari di gente varia e anche sconosciuta si uniscono in un unico meraviglioso caos. Fermatevi, fate un respiro profondo e partite dalla prima prova, in particolare dagli argomenti base creando vostri temi e vostri schemi. Sottolineo la parole VOSTRI perché studiando su materiale altrui (libri, riassunti comprati o scaricati) si rischia di perdere il doppio del tempo per la fatica. Ognuno di noi studia in modo diverso e ha interessi diversi. Lo studio per l'esame deve essere uno studio mirato che richiede una strategia centrale: memorizzare più informazioni utili possibili in poco tempo. Per fare questo, serve partire dal nostro modo di studiare, dalla nostra logica e dai nostri interessi. Il tema "apprendimento" per la prima prova ad esempio può essere svolto in mille modi proprio perché non c'è un autore giusto e uno sbagliato. Se a te non è mai entrata in testa la teoria di Skinner, non ha senso che ti obblighi a studiare a memoria quella teoria perché inserita nel riassunto di turno che ti hanno passato. Magari se ti è piaciuto di più Bandura puoi concentrarti su di lui nel tuo tema e magari, proprio perché ti piace, ti basterà leggerlo un paio di volte per memorizzarlo e ti verranno più facili alcuni collegamenti. Una volta consultati quindi gli argomenti principali da studiare per la prima prova, comincia a creare i tuoi temi, anche se hai poco tempo; ricorda che mentre scrivi i tuoi temi proprio perché basati sulla tua logica stai già studiando!
La seconda, la terza e la quarta prova richiedono invece esercizio: crea progetti, analizza casi, poniti dubbi deontologici. Personalmente sconsiglio di studiare a compartimenti stagni (studio solo per la prima, studio solo per la seconda, solo per la terza senza riguardare il resto e studio il codice solo alla fine); tutte le informazioni sono trasversali! Informazioni sulla deontologia possono essere utili in prima prova, test e metodologie studiate per la seconda e la prima prova sono utili per la terza e così via. Se possibile quindi cerca di arrivare alla prima prova con un'infarinatura generale anche delle prove successive e ripassa sempre un po' le vecchie prove quando ti prepari per la nuova.


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10) Quanto tempo ci vuole per prepararsi?
Anche in questo caso non esiste una risposta univoca, dipende da te. Ci sono persone che riescono a studiare tutto nel giro di due mesi, altre che iniziano la preparazione 8 mesi prima. C'è chi vive con ansia il fatto di doversi preparare mesi e mesi prima, mentre c'è chi vive con ansia avere solo due mesi per studiare tutto! Non c'è un modo giusto e un modo sbagliato, c'è solo il modo che vi fa sentire più sicuri. Prendetevi dunque qualche settimana per capire cosa dovete fare e valutare la mole di lavoro; decidete poi in base a come siete fatti, in base al tempo che avete a disposizione per studiare, se avete già il materiale pronto o dovete crearlo da zero e stabilite la vostra personale tabella di marcia. Mediamente comunque la tempistica di preparazione va da un anno prima a due mesi/un mese e mezzo prima della data di esame; è tutto puramente personale, non fatevi mettere ansia dagli altri.
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