È in arrivo un bambino e ti senti costantemente preoccupata e tesa, non riuscendo a goderti il momento della gravidanza o ti immagini impreparata all'arrivo del neonato dopo il parto. L'ansia in queste circostanze può essere molto invalidante; non è solo una preoccupazione generale per il futuro o qualche pensiero ogni tanto su come sarà. L'ansia in gravidanza può essere pesante perché ogni giorno e spesso ogni minima e piccola cosa sembra una catastrofe. Non sentire abbastanza movimenti preoccupa; un malessere fisico anomalo allarma; un errore anche riparabile genera forti sensi di colpa e di inadeguatezza. E non si vive più, ogni minima cosa sembra gigantesca e, se poi ci si immagina nel futuro, le cose sembrano ancora più complicate e difficili da gestire, aumentando il senso di preoccupazione. L'ansia non porta a conseguenze negative solo alla neomamma, ma può rovinare il rapporto di coppia e le relazioni significative per via di conflitti, incomprensioni e scontri che possono emergere. Spesso la mamma fa molta fatica a rasserenarsi, le prova tutte, ma poi basta un minimo stimolo che la tensione riemerge. Le persone intorno a lei poi la fanno facile: "Non ci pensare, vedrai che andrà tutto bene, devi viverla bene....", aumentando il senso di inefficacia e di svalutazione che la mamma prova: "Ce la fanno tutti...e io no"
Eppure c'è un desiderio molto forte di godersi il momento, di provare leggerezza e serenità in questo momento della vita. Molti pensano che una mamma si crea da sola queste paranoie come se una donna non dovesse sperimentare ansia e tensione durante il periparto. L'ansia però è un vissuto naturale e comune che fa parte del nostro corredo emotivo ed è normale che compaia soprattutto in situazioni importanti della nostra vita (come ad esempio l'arrivo di un bambino). L'ansia che si vive durante il periparto è molto simile all'ansia che si può sperimentare nel corso della vita. L'unica grossa differenza è che spesso i contenuti delle preoccupazioni della mamma riguardano l'essere madre e la gestione del bambino. L'ansia in gravidanza viene spesso sottostimata ed è difficilmente diagnosticata. È comune infatti che molte mamme si vergognano nel parlare di questi vissuti oppure loro stesse pensano che ce la devo fare da sole a gestire la situazione.
Qual è la differenza tra una normale preoccupazione e una situazione di ansia clinica in gravidanza?
Fin dai primi momenti della gravidanza, la mamma sviluppa un maggior senso di preoccupazione. Le mamme infatti si accorgono di essere molto più apprensive del solito e spesso questa maggiore apprensione viene confusa con un'ansia che fa preoccupare. Lo sviluppo di una maggiore preoccupazione nella madre però è un ottimo segnale perché indica una maggiore attenzione verso i bisogni del bambino; la mamma si sta preparando a garantire un ambiente protetto e confortevole al piccolo in arrivo. Il problema è quando questa preoccupazione diventa così tanto significativa da influenzare il benessere quotidiano della mamma. Tanto più le preoccupazioni sono frequenti e tanto più influenzano negativamente la quotidianità, tanto più queste preoccupazioni potrebbero sfociare in uno stato di ansia cronico.
I SINTOMI DELL'ANSIA IN GRAVIDANZA
Alcuni segnali che ti permettono di capire se stai vivendo una situazione di ansia in gravidanza sono:
- preoccupazione costante ritenuta fastidiosa e invalidante
- sensazione più o meno costante che sta per accadere qualcosa di negativo e catastrofico
- ruminazione mentale e pensieri ossessivi riguardo a qualcosa che preoccupa
- disturbi del sonno e dell'appetito
- agitazione fisica, difficoltà a stare fermi
- sintomi fisici come nausea, tensione muscolare, stordimento, stanchezza e sensazioni caldo/freddo
- rigidità eccessiva, bisogno di avere tutto sotto controllo