Ma il panico e l’ansia modificano la personalità? Come faccio a tornare normale dopo aver vissuto attacchi di panico o ansia molto forte?
Ho trovato ispirazione per l'articolo di oggi da questa domanda che mi avete posto sui social, nei commenti e in generale è una domanda frequentissima che molte delle persone che hanno iniziato il percorso di terapia con me mi hanno posto anche in seduta. Sono Elisa Brucoli, psicologa e psicoterapeuta, e in questo articolo parliamo di ansia e attacchi di panico e delle possibili conseguenze di queste esperienze sul nostro percorso di vita. Tante persone con ansia cronica e panico che seguo mi chiedono spesso se l’ansia rovinerà la loro vita per sempre e se sono destinate a convivere con il panico e l’attivazione fisica ed emotiva per tutta la vita. So che è un tema molto importante per chi convive quotidianamente con questi vissuti, la paura è tanta anche perchè si ha anche tanta voglia di vivere e di fare esperienze. Spesso l’ansia viene vissuta come un ostacolo e un impedimento ai propri progetti vita e alla propria autonomia.
Quando noi sperimentiamo un forte stato di ansia o anche un attacco di panico, diventiamo più sensibili. Questo è quello che succede specialmente dopo il primo attacco di panico. L’evento è talmente terrificante che ci porta a pensare che la nostra vita è in pericolo e c’è una minaccia alla nostra sopravvivenza. Il nostro cervello registra questa informazione (perchè il suo obiettivo è sempre quello di farci sopravvivere), e ci porta ad evitare in futuro di rivivere quell’esperienza. Lo stesso avviene anche se non abbiamo mai vissuto il panico, ma magari abbiamo vissuto un’esperienza molto spiacevole, dolorosa o spaventosa. Il nostro cervello registra cosa è accaduto, dove ci trovavamo quando è accaduto, chi c’era etc, e ci porta a voler evitare di rivivere in futuro quell’esperienza. Questi meccanismi ci portano ad essere più sensibili e in allerta ed è il motivo per cui spesso, dopo aver vissuto una forte ansia o il panico, abbiamo la sensazione che non stiamo vivendo normalmente come in passato, ma siamo sempre tesi e nervosi, con pensieri molto più negativi di prima. Questa è la conseguenza del nostro stato di allerta, abbiamo costantemente attivata la risposta attacco/fuga, te ne ho parlato in uno scorso video che ti invito a guardare se vuoi approfondire.
Le nostre esperienze di vita ci cambiano, sembra un’ovvietà, ma è importante ricordarselo anche quando si parla di esperienze legate alla salute mentale. Ci cambiano perchè la nostra mente è in continuo apprendimento e quindi quello che capita nella nostra realtà esterna ed interna ha un impatto su di noi.
Attenzione però queste esperienze hanno un’influenza, ma non determinano il nostro futuro.
Quando si inizia un percorso di psicoterapia infatti si lavora sul modificare questi meccanismi di pensiero e modificarli è possibile. In terapia si fa un vero e proprio allenamento che coinvolge mente e corpo perchè da una parte si modificano le abitudini mentali e processi di pensiero distruttivi associati all’ansia e al panico, e dall’altra parte si aiuta il sistema nervoso a ridurre lo stato di allerta e di sensibilità aiutandolo a tornare a regolarsi meglio, tornando ad uno stato di sicurezza.
Per rispondere quindi alla domanda, non ho la sfera di cristallo e non so cosa possa andare bene per te e per la tua situazione nello specifico. Posso però dire che dopo aver seguito un percorso di terapia efficace la propria personalità passata può tornare, anzi dirò di più, è possibile che si stia anche meglio di prima. Non sto estremizzando, lo vedo nelle persone che concludono i percorsi di terapia con me e si accorgono che in realtà non solo stanno tornando a fare quello che facevano prima, ma sperimentano cose nuove ed è come se il loro senso di sicurezza si fosse allargato e questo le porta avere una maggiore consapevolezza dei proprio bisogni, dei propri limiti e a gestire le proprie emozioni in modo efficace. Ti ricordo che questa è la mia testimonianza, se vuoi avere un parere specifico sulla tua situazione è importante che tu chieda al tuo terapeuta perchè è la persona che più di tutte conosce il tuo percorso e può darti un parere professionale. Ci tengo però a mandare un messaggio di speranza, perchè le possibilità di cura ci sono, ci sono tanti psicologi e psicoterapeuti preparati e tante persone hanno affrontato e interrotto questi meccanismi.